KITEPOINT MISSION HURGHADA

Hurghada

LA PRIMA KITEBEACH

Kite Beach

LA FINESTRA DI VOLO

Il nostro Kite o la nostra ala si sposta in uno spazio aereo chiamato FINESTRA DI VOLO

Per capire come è orientata la finestra di volo rispetto alla spiaggia ed al mare bisogna identificare da subito la direzione del vento e  procedere come di seguito descritto:

Si individua la direzione del vento e ci si posiziona offrendogli le spalle, l’apertura delle braccia simboleggia la finestra del vento dove le mani sono i due punti a novanta gradi a  destra e a sinistra, lo zenit e’ dato dalla porzione di spazio sopra la nostra testa.

La finestra di volo ha la forma di un quarto di sfera.
La sua estensione e’ dunque di 180°, ed e’ la superficie lungo cui si muove l’aquilone, entro tale finestra la posizione che assume il kite ne determina la potenza e quindi la trazione che esso esercita sul kiter.

Con poco vento tale finestra si riduce notevolmente, arrivando anche a misurare 45°.
L’aquilone va’ tenuto sempre nella zona centrale della finestra di volo così da poterla sfruttare al meglio, al di fuori di tale zona il kite precipita.

Nella finestra di volo si individuano quattro zone significative  per il volo e la conduzione  dell’aquilone, esse sono:

• Lo zenit  denominato anche punto zero o posizione di stallo, esso si trova sopra la testa del kiter, l’ala ha poca trazione ed e’ l’ideale per riposarsi o  camminare.

• Il bordo finestra  detta anche zona neutra, e’ quella zona che si trova subito dopo lo zenit, passa sopra la testa del kiter  per  circa 45° prima di arrivare al centro finestra, e’ la zona dove si fa’ atterrare o decollare l’ala.

• Il centro finestra  e’ la zona di massima trazione del kite con le linee che formano 45° rispetto all’acqua. Portando l’ala dal bordo finestra verso il centro finestra si ottiene un aumento progressivo della potenza generata dal vento.

• La power zone e’ la zona di massima potenza del kite, e’ posizionata al centro ed in basso della finestra di volo.

KITE SESSION… CARLO POMPILI – BRASILE 2011

Kitepoint

KITEPOINT MISSION BRASILE 2011

Brasile 2011

DOVE PRATICARE IL KITESURF

TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE SU DOVE PRATICARE IL KITESURF : LO SPOT

LO SPOT (PUNTO DI USCITA) è il luogo che presenta le caratteristiche vento/terra/acqua adatte alla pratica del kitesurf.
Fondamentale è la sua scelta per assicurare il vostro divertimento e la vostra sicurezza!!
Molti sono i fattori che entrano in gioco e che dobbiamo valutare, quando  scegliamo dove praticare il kitesurf.

Tre i principali!!

1°- SCELTA DELLO SPOT IDEALE:

Per essere ideale, dovrete scegliere uno spot dove la direzione del vento sia il più parallela possibile alla spiaggia (vento side).
Con questa condizione, vi troverete ad avere le caratteristiche di vento e di mare più divertenti e adatte al kitesurf!!
Grazie alle previsioni meteo, consultabili su molti siti internet, oggi si ha la possibilità di sapere anche in anticipo direzione e intensità del vento e di recarsi quindi sullo spot più adatto!!

2°- LA VALUTAZIONE:

Per valutare tutte le caratteristiche di uno spot bisogna avere molta esperienza.
Soltanto l’occhio di un kiter molto esperto può valutare con precisione le condizioni ed eventuali pericoli nascosti, sia in acqua che sulla spiaggia.
Uno spot ideale, infatti, deve avere ampi spazi a terra, dove preparare l’attrezzatura ed eseguire le manovre di decollo e atterraggio; il vento più parallelo possibile, per la migliore condizione di partenza e rientro; e la totale assenza di barriere o pericoli in acqua.

3°- LA CONOSCENZA:

La conoscenza dello spot può aumentare di molto il piacere e la sicurezza delle vostre uscite in mare.
Ci sono posti, infatti, dove il vento può cambiare direzione e intensità in pochi minuti, o dove ci sono pericoli o correnti particolari in acqua, caratteristiche che soltanto i locals (persone del posto) conoscono ed a cui dovete chiedere informazioni!!
Ricordatevi quindi, quando cambiate spot, di informarvi sul posto, sulle caratteristiche del vento e del mare.

Controlla la spiaggia:
Assicurati di avere a disposizione un’area circolare di almeno cento metri sgombra da ostacoli e da persone.
Assicurati di avere tutta l’area di volo (30 metri) totalmente libera.
Assicurati che non ci siano scogliere o steccati sottovento.
Avvisa sempre qualcuno di guardarti e di chiamare soccorso in caso di difficoltà.

Controlla il Mare:
Assicurati che la corrente ed il vento ti spingano in direzione della spiaggia in caso di rientro a nuoto.
Assicurati che ci sia un mezzo di recupero nelle vicinanze.
Indossa sempre il giubbotto salvagente anche se fa caldo.
Non allontanarti troppo al largo e stai a distanza di almeno 300 metri dalla riva.

Controlla il vento:

  • Vento sideentra perfettamente parallelo rispetto alla spiaggia ed è adatto a Principianti ed Esperti e generalmente spinge verso terra in caso di difficoltà
  • Vento side-on, entra dal mare e soffia verso terra con un angolo di tra i 10 e 45 gradiE’ adatto a Principianti ed Esperti e generalmente spinge verso terra in caso di difficoltà
  • Vento on-Shore entra frontale rispetto alla spiaggia, ed è adatto soltanto a persone esperte perché ci spinge verso terra aumentando il pericolo di finire sulla spiaggia
  • Vento off-Shore entra da terra e soffia verso il mare, ed è adatto soltanto a persone molto esperte perché ci spinge verso il mare aperto quindi si può correre il rischio di restare a largo.

direzione _vento

 

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ALBERTO RONDINA IN AZIONE…

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Alby Rondina taking some time out during the recent Pro Kite Brazil.

TERZO POSTO PER ALBERTO RONDINA….

ALBERTO RONDINA VINCE IL BRONZO NELLA SPECIALITA’ FREESTYLE DEL PKRA WORLD TOUR

Con l’ultima prova del circuito mondiale del PKRA Kiteboarding Freestyle disputata in Nuova Caledonia si è concluso un appassionante tour che vede salire sul terzo gradino del podio Alberto Rondina.

Alberto, il giovane rider del Vela Club Marano di Riccione, dopo una serie di incredibili sfide contro i campioni di tutto il mondo è riuscito con la sua regolarità e concentrazione a terminare al terzo posto della classifica finale e conquistare la medaglia di bronzo.

Alberto, ragazzo serio, determinato, preparato è stato capace di mettere in mostra qualità come regolarità e concentrazione, caratteristica fondamentale in questa specialità artistica. Rondina divide il podio 2012 del PKRA (Professional Kiteboarding Rider Association) con l’olandese Zoon che si aggiudica la prima posizione della classifica finale davanti allo spagnolo Pastor che ha concluso in seconda posizione.

L’ottimo risultato colto da Rondina nel freestyle, disciplina più giovane del Kiteboarding, si spera sia di buon auspicio per il diciottenne Cozzolino, campione del mondo Wave in carica, che a breve sarà chiamato a difendere il titolo nella gara di Hookipa alle Hawaii.

Info: www.prokitetour.com

Info: www.federvela.it

GLOSSARIO PER IL KITESURF

Questa guida vi aiuterà ad imparare, comprendere e ricordare i termini utilizzati durante la pratica del kitesurf.

Alcuni termini che è importante conoscere:

 

A

Aquilone a cassoni – chiamato anche parafoil o ram-air è un kite che non necessita di bladder gonfiabili in quanto sulla leading edge sono collocate delle prese d’aria che gonfiano tramite il vento stesso molte camere d’aria, che a loro volta daranno profilo e rigidità a tutta l’ala.

Air Time o Hang Time – misura del tempo passato in aria durante un salto.

Ala, Kite o aquilone –  è la attrezzatura che “trascina” il kiter, con l’aiuto del vento. Più grande è l’ala, più grande sarà l’area che riceverà vento, ali grandi saranno adatte quindi a venti deboli e viceversa.

Angolo di incidenza AOA, (detto anche Angle of Attack AOI, Angle of Incidence) – calcolato rispetto alla direzione del vento misura la differenza in gradi tra quest’ultimo e la posizione del kite.

Aspect Ratio – AR, Il rapporto tra la larghezza e l’altezza di un kite. Kites con AR alto sono normalmente più tecnici e permettono salti più alti e hanno un wind range più ampio. Kites con AR basso sono più veloci e permettono un Air Time più lungo, funzionano meglio nella parte inferiore del loro wind range.

B

Back lines – linee che connettono le estremità della barra alla trailing edge.

Beaufort – scala per misurare la forza del vento, va da 0 (nessun vento) a 12 (uragano) deve il suo nome all’ammiraglio inglese Francis Beaufort.

Bladder – sono le camere d’aria che si trovano all’interno delle stecche del kite e della leading edge, danno il sostegno necessario a mantenere la struttura rigida. Tutto ciò serve a mantenere un profilo preciso della vela nonché a permettere una agevole ripartenza del kite una volta caduto in acqua.

Body drag – manovra che consiste nel essere trascinato dal kite, senza la tavola ai piedi. E? necessario imparare questa manovra per poter recuperare la propria tavola una volta caduta in acqua, in quanto questa manovra se effettuata bene permette al kiter di bolinare senza tavola e recuperare la stessa che normalmente si trova sopravento rispetto al kiter.

Bolina, Pointing – andatura che permette al kiter di risalire il vento, andando relativamente “controvento”. In pratica imparare questa andatura serve al kiter per poter partire e tornare dallo stesso punto senza ?perdere? acqua.

Boma, Barra o control bar – permette di trasmettere i comandi impressi dalle braccia, attraverso le linee, al kite.

C
Chicken loop, trim loop – anello collegato alle front lines del kite che tramite la sua connessione al trapezio del kiter permette a questi di navigare senza dover sostenere con le braccia tutta la trazione esercitata dal kite.

Chord – in un kite è la distanza tra il bordo di attacco (leading edge) e quello di uscita dell’ala (trailing edge).

D

De-power ? sistema di regolazione dinamica dell’angolo di incidenza, attraverso la trazione della barra, e quindi delle back lines si ha modo di aumentare la trazione esercitata dal kite. In pratica tirando la barra verso il proprio corpo il kiter percepirà un notevole aumento della trazione esercitata dall?ala (e ovviamente spingendo la barra verso l?ala il kite eserciterà una trazione inferiore). Questo meccanismo consente ad un kite di essere utilizzato con un range di vento estremamente più ampio rispetto ad un aquilone senza depower.

Downwind –  normalmente indica l?azione di navigare nella stessa direzione in cui il vento soffia.

Drag – trascinamento, forza esercitata dall?ala durante la navigazione. Spesso se questa componente è troppo elevata risulta difficile andare di bolina o al traverso. L?aquilone trascina il kiter verso di se.

Drift – deriva, (vedi drag).

Dual Line, 2 Line ? kite con due linee di uguale lunghezza che permettono al rider, tramite la loro distinta trazione, di girare il kite a destra o sinistra.
F

Finestra del vento – spazio aereo in cui il vostro kite può volare, può essere immaginato come un quarto di una sfera che si estende rispetto al vostro sguardo da 90 gradi a sinistra 90 gradi a destra e 90 gradi in alto.

Flex –  flessibilità, normalmente con riferimento alla flessibilità o di contro rigidità di una tavola da kiteboarding.

Footpads ? supporto di materiale morbido posizionato tra il piede e la tavola. Assorbe i colpi che la tavola, in navigazione, trasmetterebbe ai piedi, ne impedisce lo scivolamento, rendendo l?utilizzo della tavola più confortevole e meno traumatico.

Footstraps – cinghie imbottite che impediscono la perdita della tavola sia in navigazione che durante i salti.

Front lines – linee che connettono i cavi centrali della barra alla leading edge.

G

Grab: Una figura in aria, il kiter si abbassa e prende la tavola con le mani. Ci sono molti tipi differenti di grabs.

Grip: Rivestimento morbido e prensile del boma, serve a rendere più salda e comoda la presa. Termine utilizzato anche per indicare la presa, per esempio, di spigolo della tavola nell’acqua.

Gybe (or jibe): Strambare, cambiare direzione girando sottovento e continuando a girare fino a che non si sta andando nella direzione opposta.

G 10: Particolare materiale composito (vetroresina stratificata e pressata) usato per la costruzione delle pinnette.

H

Handling – capacità di kite di essere sensibile ai comandi del kiter, manovrabilità.

Harness – vedi trapezio.

I

Inflatable o Gonfiabile – un kite con bladders che devono essere gonfiati con pompa prima di volare. I kite gonfiabili hanno bladders sia nelle leading edge che struts. Quando I bladders sono gonfi il kite prende la forma adatta a  per volare.

K

Kiter – atleta che pratica il kitesurfing / kiteboarding.

L

Lasco, Leeward – andatura di navigazione, consiste nell?allontanarsi dal vento. Di contro l?andatura di navigazione che porta il kiter a risalire il vento viene detta bolina o windward.

Leading edge – la parte del kite in cui si trova il bladder più lungo, detto anche bordo d’entrata in quanto, quando il kite è in aria, è la prima parte del kite ad essere colpita dal vento. Di contro quando il kite è a terra, è la parte su cui il kite poggia. Alle sue estremità vengono connesse le front lines.

Leash d’ala – cordino elastico da collegare ad una delle linee del kite per far sì che, una volta azionato il sistema di sgancio rapido, la vela resti vincolata al trapezio ma sventi completamente. Con l’introduzione della 5° linea il leash si collega direttamente ad essa, risolvendo il problema di aggrovigliamento dei cavi. In caso di sgancio la barra scorre sulla 5° linea fino alla “stopper ball”.

Leash della tavola – cima elastica o ammortizzata con cui agganciare la tavola al nostro trapezio, per recuperarla velocemente dopo una caduta. Il leash va agganciato ad un’estremità della tavola e mai alla maniglia o alle straps. Inoltre rende necessario l’uso del CASCO perchè crea un effetto fionda che riporta la tavola verso il rider.

Lift – forza verso l’alto che il kite esercita sul rider, è proporzionale al quadrato della velocità del vento apparente.

Linee – cavi che collegano la barra al kite.

Luff, stallo ? assenza di pressione sufficiente sul kite per poterlo mantenere in aria e conseguente sua caduta.

M

Monodirezionale – tavola che ha una punta e una coda differente e viene utilizzata sempre nello stesso senso di marcia, obbligando il kiter a cambiare posizione dei piedi nelle strap o in alternativa andare in switch (con la schiena rivolta verso la vela). E’ la prima tavola usata per andare in kite perchè deriva direttamente dal surf o dal windsurf. Viene tuttora usata per fare kite tra le onde in quanto è normalmente più voluminosa, quindi galleggiante, permettendo al kiter di uscire con una vela meno potente permettendogli di surfare libero tra le onde, senza essere eccessivamente disturbato da un’ala troppo grossa e quindi poco gestibile.

Mutant – tavola ibrida tra un bidirezionale e un monodirezionale. Ha misure più contenute di un mono e più grande di bidi.

N

Nodo – miglia nautica per ora, corrisponde ad una velocità di 1,85 Km / h.

O

Off-shore wind – vento che soffia dalla spiaggia verso l’acqua. Solitamente questo corrisponde ad una situazione di acqua piatta e vento rafficato.

On-shore wind – vento che soffia dall’acqua verso la spiaggia. Solitamente questo corrisponde ad una situazione di vento costante e acqua mossa.

P

Planare ? fenomeno che descrive il fatto che sorpassata una certa velocità solo una parte della tavola da kite è a contatto con l?acqua (ma anche della chiglia di una barca a vela). Questo fenomeno che permette al kiter di navigare a velocità notevolmente più sostenute, è dovuto al fatto che la resistenza dell?acqua è più che proporzionale alla velocità della tavola, sorpassata una certa velocità l?acqua diventa in pratica una superficie dura su cui quindi anche una tavola piccola quanto una da kite può facilmente galleggiare.

Pompa – serve per gonfiare il kite.

Poppa ? parte posteriore di una tavola monodirezionale. Questo termine viene utilizzato anche per indicare un’andatura di navigazione con il vento che proviene da dietro (off the wind).

Power Zone – la zona della finestra del vento che si trova esattamente in basso e contemporaneamente di fronte al kiter, ove la forza esercitata dal kite stesso e massima.

Projected area – concetto diversamente interpretato: Per qualcuno è un’area variabile uguale alla superficie esposta al vento del kite stesso, infatti rispetto a quando il kite è appoggiato sgonfio a terra, mentre vola lo stesso presenta una superficie esposta al vento differente a seconda della sua posizione rispetto al vento stesso. Per altri è la superficie che si vede proiettando su un muro una luce interrotta da un kite posto gonfio davanti a questo. Varia da kite a kite e ovviamente e proporzionale alla potenza che il kite sarà in grado di sprigionare.

Q

Quick Release – sistema di sgancio rapido che permette al kiter di liberarsi velocemente dalla vela in caso di emergenza.

R

Raffica: colpo di vento.

Rail – è il bordo di una tavola. Può essere arrotondato o spigoloso dando alla tavola una guidabilità più soft o aggressiva.

Reaching – navigare con il vento che proviene di lato. Se il vento proviene proprio dal fianco l’andatura è detta al traverso (beam reach). Se la tavola è puntata verso la direzione da cui proviene il vento è detta di bolina (close reach). Se il vento proviene più da dietro che non di fianco, l’andatura è detta al lasco (broad reach).

Rilancio o Relaunch – manovra in grado di far ripartire un kite caduto in acqua, e necessario impararla per non spiaggiare come pesci morti o per non naufragare in caso di vento da terra. Più un kite ha un Aspect Ratio basso più sarà facile effettuare questa manovra. Anche la presenza della cosiddetta quinta linea aiuta principianti e non nell’eseguire il rilancio dell’ala.

Ripstop: si riferisce ad aree di rinforzo nel tessuto con cui è fatto il kite, che lo rende più resistente agli strappi. Un strappo si fermerà appena giunto ad una di queste aree rinforzate, o almeno così dovrebbe essere.

Rocker – la curva che si vede guardando una tavola di profilo. E’ la curvatura della tavola che permette alla stessa di avere le punte alzate quando la stessa è appoggiata a terra. In generale più una tavola è piatta più planerà a parità di vento, di contro una tavola con più rocker planerà di meno ma sarà più controllabile e gestibile tra le onde.

S

Side-Shore – vento che soffia parallelo alla spiaggia. Questo è il vento migliore, solitamente non crea acqua mossa e vento rafficato e, in presenza di onde, ci permette sia di surfarle che di spararvici contro a manetta contro usandole come trampolino per salti intergalattici.

Shaper – è quell’omino geniale che, come un folletto, lavora nella sua bottega per creare le tavole che ci faranno sognare durante le nostre uscite.

Stecca – normalmente in materiale plastico viene messa in prossimità dei TIP per renderli più rigidi rinforzando cosi la struttura e ottenendo una più veloce risposta ai comandi impressi dalla barra.

Struts – sono le stecche gonfiabili del kite, quelle in cui sono alloggiati i bladders. Normalmente in un kite ci sono da cinque a nove struts che partono dalla leading edge e vanno alla trailing edge.

Spectra – conosciuto anche come Dyneema è il materiale standard per la costruzione delle linee.

Spinout – situazione in cui la tavola perde la presa in acqua, la coda della tavola esce dall’acqua facendo perdere il controllo della tavola stessa.

Spreader bar –  la barra di metallo che si trova davanti al trapezio. Ha un gancio per agganciare il kite, non dovendolo così trattenere con la sola forza delle braccia.

T

Trailing edge o leech – bordo d’uscita alle cui estremità vengono connesse le back lines.

Trapezio o Harness usato dal kiter intorno alla vita. Può essere tipo waist (fascia) o seggiolino (oltre la fascia si aggancia anche alle gambe). Ha un gancio davanti (spreader bar) che ne permette la connessione alla control bar. La sua funzione è quella di scaricare parte della trazione esercitata dal kite sul corpo del kiter invece che sulle sue braccia.

Twin tip o bidirezionale – la più tipica tavola usata per il kitesurfing , come uno snowboard ha punte e code identiche può essere quindi indifferentemente utilizzata in ogni senso di marcia. Normalmente queste tavole vanno da 120cm a 160cm. La loro lunghezza e larghezza sono direttamente proporzionali alla loro capacita di sostenere un individuo e inversamente proporzionali alla capacita di gestire venti molto forti.

V

Vento apparente – vento percepito dal kite o dal rider mentre è in navigazione. Normalmente è maggiore del vento reale che sta soffiando in quello stesso momento. Se per esempio spira vento da nord a 10 nodi e il kiter si sta muovendo verso ovest sempre a 10 nodi il vento apparente, quindi percepito dal kite o dal rider e di 14 nodi La direzione del vento apparente si muove nella direzione in cui si naviga d?accordo con l?aumento della velocità.

Vento termico – vento originato dalla differenza di temperatura delle masse d’aria presenti in due zone differenti. Normalmente la massa di aria fredda presente sul mare rispetto a quella calda presente sulla terra.

W

Wakeboard – tavola bidirezionale utilizzata normalmente per farsi trainare da un motoscafo usando l’onda prodotta da quest’ultimo come rampa di lancio. E’ sempre provvisto di attacchi a scarponcino che permettono una presa sull’acqua esagerata. Questa può essere utilizzata per fare kite con l’unico svantaggio della scomodità degli scarponcini non sempre facili da mettere e togliere, oltre che fastidiosi dopo un certo tempo passato in acqua.

Wind range – il campo di utilizzo di un kite, normalmente espresso i nodi. Ad esempio un kite da 16mq ha normalmente un range tra i 10 e i 16 nodi. Il range viene influenzato notevolmente dal peso del rider, nel senso che due atleti di diverso peso avranno bisogno di due ali di diversa misura per uscire con lo stesso range di vento. Per esempio per uscire con un vento da 10 a 16 nodi un atleta pesante dovrebbe usare una vela di 16/18Mq mentre uno estremamente leggero potrebbe usarne una di 12/14 Mq.

Z

Zenith – il punto in cui si trova il kite quando sta sopra alla vostra testa, fermo pronto per partire.

 

…e adesso tutti in acqua!

 

KITEPOINT STYLE!!