SAFAGA – REPORT KITEPOINT MISSION
Stage ufficiale all’estero della ASD Kitepoint, presenti all’appello 12 persone con 2 istruttori e 1 segretaria.
Lo stage è stato pianificato dal team di Kitepoint per tre profili di kiter: basic, advanced e expert, in modo da poter offrire ad ognuno un programma completo e personalizzato di miglioramento. Il tutto corredato da schede di valutazione giornaliere, videoriprese e copertura assicurativa.
Come sempre importante è stato il contributo degli sponsor tecnici:
• Hot Buttered, che ha fornito ad ogni partecipante un kit con magliette, cappelli, gadget vari, bandiere, ecc;
• RRD, che ha fornito un Kite mod. Obsession 2009 9mq
• NORTH, che ha fornito un Kite mod. Rebel 2009 7mq
Importante è stata la scelta della location, che infatti non ha deluso: SAFAGA ha regalato 6 giorni su sette di vento, di cui 2 leggero e 4 teso e costante intorno ai 25-30 nodi. Nell’unico giorno di assenza ha comunque offerto la possibilità di una session relax in snorkeling approfittando di una stupenda barriera corallina.
A Safaga il clima è secco e ventilato tutto l’anno: a Marzo la temperatura si aggira sui 28 gradi di giorno con una maggiore escursione termica la sera rispetto agli standard italiani.
Si raggiunge comodamente attraverso una moderna superstrada che parte dall’aeroporto internazionale di Hurgada; si impiega meno di un’ora.
Lo scenario che si presenta all’arrivo è suggestivo: ampio deserto, basso impatto ambientale delle strutture turistiche (al contrario, ad esempio, di Sharm…), buona varietà di spot lungo la costa.
In generale, la costa è sempre bassa e sabbiosa, mentre l’acqua è pulitissima, mai profonda, con diverse sfumature di colori durante il giorno. Il vento tipico locale soffia da Nord già presto al mattino, raggiunge il culmine di intensità ad ora di pranzo per poi calare gradualmente. A causa della direzione (dal deserto, quindi da terra) è sconsigliabile fare kite davanti alle strutture turistiche: non c’e’ gran divertimento e sicurezza. Meglio spostarsi sulle spiagge isolate nei tratti in cui la costa gira leggermente o raggiungere con le imbarcazioni locali (simpatiche ed economiche) i numerosi atolli che si incontrano.
Proprio per questo si è rivelata decisiva la collaborazione istituita già prima della partenza con la sede locale del “Vasco Renna Professional Kitesurf Center”, che, ha messo a disposizione della kitepoint una barca di 15 metri circa con ben 5 persone di equipaggio e un gommone di assistenza utile per i meno esperti o i soccorsi in mare aperto. In questo modo il team ha sempre surfato nelle migliori condizioni e nello spot giornalmente più indicato.
E’ così che (facendo riferimento ai feed back entusiasti lasciati al loro ritorno sul sito) in sole sei uscite tutti i partecipanti sono riusciti a raggiungere gli obiettivi fissati prima della partenza, rispettando e verificando giorno per giorno quanto previsto dal loro programma di stage: da chi doveva perfezionare le partenze con la tavola ed ora naviga discretamente anche con vento forte, a chi doveva invece imparare l’arte della bolina e così è stato, fino ad arrivare ai più coraggiosi e determinati che, indipendentemente dal livello di partenza, a fine vacanza affrontavano il loro primo down wind, anche con condizioni impegnative.
Anche la sera non sono mancate occasioni di divertimento:
La popolazione locale è sorridente, ospitale, un po’ pressante “commercialmente parlando” (come da tradizione in Egitto), piuttosto aperta.
Le mance sono sempre gradite e indirettamente richieste: da considerare che uno stipendio medio locale si aggira sui 50 euro al mese…
La cucina delle strutture turistiche è quasi sempre adeguata alle aspettative europee: da segnalare la frutta e la verdura locale, fresca e gustosa.
In particolare, il villaggio scelto dalla Kitepoint si è rivelato un ottimo alleato per il successo dello stage: discretamente attrezzato con un’enorme piscina, 2 campi da tennis, uno da beach volley, 2 da calcetto. Un enorme ristorante ha sfamato il gruppo esausto ogni sera con una cucina internazionale ricca e varia. In particolare grande successo con la pizzeria all’aperto, presa d’assalto allo sbarco pomeridiano e usata come campo base per rivedere le lezioni del giorno, fissando meglio i concetti.
Non sono mancate escursioni notturne a Hurgada per meglio conoscere le “bellezze locali” e animare i locali con il kitepoint style, tipicamente sobrio e discreto…!
La mitica partitella a pallone per le strade locali ITALIA-EGITTO che ci ha visto vincitori invocando, da bravi italiani, qualunque regola arbitrale a nostro favore, anche quelle che non esistono!
L’amicizia stretta con le persone del posto ha portato tanti vantaggi: non ultimo il pagamento al ritorno di sole 3 sacche kites contro le circa 8000 portate!!
L’arrivo a Roma è stato accompagnato dai progetti per la prossima partenza, tra un corso in spiaggia, una giornata con gli amici delle passate esperienze e i nuovi che già scalpitano…!
INFO SPOT
• TOBIA’S ISLAND: bellissimo isolotto a 20 minuti di navigazione dal “Vasco Renna Professional Kitesurf Center” di circa 2 km quadrati di superficie, completamente deserto la mattina e con qualche turista che verso pranzo sbarca per brevi visite. Offre uno scenario incredibile: sabbia quasi bianca, acqua trasparente sotto riva, poi turchese per finire nel blu intenso del mare aperto. La parte a Nord è caratterizzata da pochissimi coralli, visibili e facilmente evitabili che regalano un set insuperabile per riprese e foto: il vento arriva side mure a destra poco rafficato, appena meno forte rispetto alle spiagge (manca l’effetto venturi); l’acqua è piattissima. Lo spettacolo si conclude al meglio se al termine dell’allenamento ci si lancia in un down wind per raggiungere al max. in un’ora di navigazione qualunque punto della terra ferma. La parte a sud dell’isola è invece caratterizzata da una estesa barriera corallina; non adatta al kite, perfetta per lo snorkeling quando non c’e’ vento. Quando ci sono le giornate di bassa marea emerge la parte più ad est ed è possibile passeggiare (sempre con i calzari) per ammirare le numerose stelle marine, granchi ecc.;
• CREASI BEACH: ampia lingua laguna (5 km) con poca sabbia: l’acqua parte subito sotto riva ma rimane bassa (max. 70 cm) per 500 metri. L’ideale è montare l’ala su una barca d’appoggio, disporla in acqua agganciata ad una fune, svolgere le linee camminando sottovento. E’ uno spot perfetto per qualsiasi livello! Data la conformazione il vento entra side mure a sinistra accelerato da un effetto venturi e da un termico a ora di pranzo. A seconda delle maree possono dar fastidio in caso di caduta i pochi coralli sotto riva. Anche da qui è possibile fare un bel down wind al termine della giornata.