SEMINARIO FIV… “TALENTO VELA”

Si è svolto a Roma il Seminario sul tema “Talento Vela” rivolto a istruttori, tecnici, allenatori e dirigenti che svolgono attività indirizzate al settore giovanile.
La ricerca, l’individuazione e lo sviluppo dei talenti sono obiettivi che il CONI promuove nei confronti di tutte le Federazioni con l’intento non solo di scoprire i talenti naturali e portarli a vincere una medaglia, ma con orientamento ben più ampio.

Questi obiettivi sono perseguiti su tutti gli atleti che, praticando una o più discipline sportive, dimostrano capacità, attitudini, potenzialità e voglia di applicarsi allo sport agonistico. Questa ricerca, che varia da disciplina a disciplina, deve tener conto di variabili come la crescita e la fase puberale, senza limitarsi alla sola valutazione prestativa che nei più piccoli varia in funzione dell’età biologica. La ricerca deve orientarsi a periodi preadolescenziali quando alcuni aspetti indicatori si stabilizzano.

Dopo i messaggi di saluto e benvenuto portati da Renato Manno, responsabile della Segreteria Tecnica della Direzione Sport e Preparazione Olimpica, Giovanni Esposito, Docente e consulente della Scuola dello Sport e da Anna Bacchiega, Consigliere Federale e Referente del Progetto Under 16, sono iniziati gli interventi dei relatori che hanno affrontato il tema del talento illustrando le proprie esperienze di ricercatori e allenatori.

Il primo a prendere la parola è stato Antonio Gianfelici, Medico Sportivo e Docente della SdS, che ha parlato di curva di crescita, maturazione e fasi sensibili. Gianfelici ha dimostrato come sia possibile distinguere l’età biologica da quella anagrafica e quanto questa differenza sia importante e influisca sulle risposte biologiche. Nel corso dello sviluppo si hanno curve di crescita a differenti velocità e un picco intorno alla fase puberale, che è anticipata nelle femmine rispetto ai maschi. Questa fase puberale comporta una produzione di ormoni sessuali che determinano risposte sul piano della prestazione.

Il secondo intervento è stato quello di Renato Nani, Responsabile tecnico del Settore Squadre Nazionali Giovanili Femminili FIP e Docente SdS, che ha trattato di reclutamento ricerca e gestione del talento. Nani ha illustrato il progetto Azzurrina, programma per la ricerca del talento nella pallacanestro femminile che, dopo 10 anni, ha dato ottimi risultati anche in termini di medagliere giovanile. Il progetto, che parte dall’individuazione degli staff tecnici regionali, vede la partecipazione di 16 Regioni. Attraverso il programma, al quale hanno aderito 500 società sportive su 790 contattate, consente di visionare 2500 atlete nella fascia d’età 14-16 anni e di selezionarne 350.

A seguire è toccato a Mario Gulinelli che ha illustrato Il problema della specializzazione precoce Yog e Campionati Mondiali Giovanili. In questa relazione si è affrontato il problema dell’introduzione dei Giochi Olimpici Giovanili “YOG” che hanno lo scopo di motivare i giovani di tutto il mondo a ispirarsi ai valori olimpici e a dedicarsi allo sport. A favore di questa manifestazione ci sono i sostenitori del valore sociale dello sport che, di fronte ai cambiamenti sociali e demografici, è preposto a combattere la sedentarietà dei giovani di oggi. Altri sostengono invece che se lo Yog diverrà la competizione più importante degli under 18, potrebbe mettere in pericolo la costruzione della prestazione a lungo termine nei giovani atleti. Uno studio canadese riferito alla vela afferma che prima di iniziare a partecipare a una competizione si deve imparare a navigare per il piacere di farlo per poi continuare per tutta la vita.

Giovanni Esposito, Docente e consulente della SdS, ha esaminato il tema dell’ “Allenatore di talenti”: competenze, formazione, perfezionamento per allenare i giovani atleti.
Esposito ha trattato l’argomento delle competenze dell’allenatore di talenti che, insieme alle conoscenze specifiche della disciplina che insegna, deve trasmettere valori educativi e avere una cultura manageriale per potersi interfacciare con tutte le altre componenti utili a far crescere il proprio atleta. L’allenatore giovanile deve guidare gli atleti verso un lungo percorso ed essere in grado di saperli motivare, valorizzandone le capacità e costruendone il potenziale.

Paolo Benini, Professore aggiunto presso il Dipartimento Scienze Neurologiche e del Comportamento dell’Università di Siena, sempre sul tema dell’ “Allenatore di talenti” ha trattato l’importanza dell’aspetto mentale nella preparazione e nello svolgimento della competizione e del ruolo del Mental Trainer.
Benini, con il poco tempo a disposizione, è riuscito ad illustrare l’intero percorso previsto dall’argomento. Partendo da un motto di Walt Disney e dalla forza mentale che dirige le nostre azioni, il nostro pensiero e controlla le nostre emozioni, ha evidenziato l’importanza del mental coach nell’aiutare l’atleta a individuare e potenziare le strategie che lo aiutano a rilassarsi durante le prestazioni e a ottenere il massimo durante la prestazione.

“Metodologia dell’allenamento giovanile e capacità motorie” è stato l’argomento dell’intervento di Alberto Di Mario, Preparatore Fisico Nazionale Italiana Judo e Docente SdS.
Il docente ha esaminato un tema tecnico di alto rilievo portando all’attenzione dei presenti la differenza di sviluppo dei giovani e quindi l’irregolarità della prestazione. La cura dell’efficienza motoria indipendentemente dallo sport praticato deve essere un obiettivo dell’allenatore che lavora con i giovani, perché questo può essere motivo di squilibrio e di demotivazione. Di Mario ha spiegato il significato di capacità di prestazione e i fattori che influiscono sul suo ottenimento, il significato delle capacità di carico, di come si sviluppano, e i tre aspetti generali della preparazione fisica: formazione, prevenzione, potenziamento e i relativi obiettivi.

A Claudio Scotton, Docente presso la Facoltà Scienze Motorie SUISM Torino, è toccata l’ultima lecture inerente ai Protocolli, i test motori e il centro studi che ha messo in risalto le competenze dell’allenatore in relazione alla funzione educativa di uno sport di lunga durata come la vela, che richiede innumerevoli competenze. In questo contesto la vela e diventata una disciplina come le altre e richiede agli allenatori abilità pratiche ma anche specifiche conoscenze teoriche. Tutte le attività, occasioni di formazione e aggiornamento come questo seminario, devono divenire una costante di chi si dedica a insegnare la vela a qualsiasi livello. I risultati dei test eurofit condotti nel settore under 16 e 19, mostrati da Scotton, evidenziano come la trasformazione tecnologica e prestativa delle imbarcazioni di classe olimpica richieda da parte dell’allenatore una ricerca continua di esercizi specifici di allenamento e di test adeguati in funzione del modello di preparazione e di gara.”

Anna Bacchiega e Claudia Tosi, Consigliere Federali e Referenti del Progetto Under 16 FIV, presenti al convegno e all’incontro di pianificazione dell’attività giovanili per il prossimo anno, tenutosi domenica 28, hanno così espresso le loro considerazioni: “Al termine di questi due giorni di incontri, presso la Scuola dello Sport del CONI, – ha detto Claudia Tosi – torniamo a casa con grande entusiasmo e soddisfazione. Se il convegno sul talento, svoltosi in un contesto finalmente non autoreferenziale, ci ha fornito gli strumenti metodologici, la letteratura e le esperienze comuni a più realtà sportive, l’incontro del giorno seguente relativo al Progetto Under 16, ci ha riportato a interrogarci sul nostro sport con rinsaldate consapevolezze e la certezza della bontà del programma intrapreso, spingendo tutti a tornare al lavoro con rinnovato impegno ed entusiasmo.
Nella giornata di domenica non sono mancati motivi di confronto, anche acceso, a dimostrazione della passione e della motivazione che muove gli attori interessati. Quello che se ne può evincere è che il progetto, dati alla mano, ha avuto una diffusione diversificata sul territorio, andando ad assumere le declinazioni più appropriate a interpretare realtà culturali, sociali, sportive e logistiche diverse. Il dibattito ha ribadito come l’Italia velica sia variegata e come solo un progetto che possa essere adattato alle singole realtà locali può portare i risultati sperati.”

“Riaffermiamo la nostra soddisfazione per aver assistito a un dialogo costruttivo tra tutti gli attori – ha aggiunto Anna Bacchiega – a dimostrazione che l’impegno e la fatica profusi in un progetto ambizioso, al punto da essere definibile come una “rivoluzione culturale”, non sono stati mal riposti e che al termine del quadriennio possiamo affermare di aver aperto la strada ai concetti fondanti del Piano Strategico lanciato nel 2010. In chiusura auspichiamo che nel prossimo quadriennio tutti gli attori impegnati nella formazione dei nostri atleti possano remare nella stessa direzione e avere come obiettivo primario lo sviluppo armonico della personalità dei nostri ragazzi, perché solo in questo modo potremo contribuire a formare prima di tutto delle persone e poi degli atleti di livello.”

Molto positiva anche l’opinione di Pier Luigi Ciammaichella, Presidente della Conferenza Territoriale FIV: “Il dato scientifico e tecnico nella costruzione del modello di riferimento nazionale CONI – FSN – FIV per le attività giovanili è finalmente ineludibile, mentre le declinazioni che pure si sperimenteranno sul territorio comunque non potranno snaturarne i principi, qualunque sia la classe utilizzata. Per altro verso, il corale apprezzamento di dirigenti, tecnici e classi in questi due giorni è il terreno per fondare un nuovo metodo fatto di costante condivisione del modello di riferimento nazionale giovanile con tutti i soggetti coinvolti nel sistema vela nazionale.
Sono infine fermamente convinto – ha concluso Ciammaichella – che questo convegno d’ora in poi cambierà anche il modo di “essere dirigenti” nel nostro sport.”

Font: www.federvela.it

PRIMA EDIZIONE DELLA RED BULL KITE-0

Jacopo Cantini, giovane promessa del kite italiano, dopo un lungo testa a testa con Renzo Mancini, ha vinto la gara del Red Bull Kite-O, una gara di kitesurf con un format tutto nuovo che unisce per la prima volta endurance e orienteering.

I partecipanti hanno dovuto vedersela con pioggia torrenziale, raffiche di Bora e le tante insidie della Laguna. Una gara estrema tra fondali fangosi, cambi improvvisi di profondità, alghe e un percorso di gara sconosciuto che ha messo a dura prova anche le capacità di orientamento dei più esperti.

Abilità tecniche e capacità strategiche: sono queste le caratteristiche di Jacopo Cantini, 16enne di Follonica e Campione Italiano Kitesurf Freestyle Juniores che, in un’ora e mezzo, ha raggiunto Lignano tagliando il traguardo al limite delle sue forze. Solo in 20 sono riusciti a concludere il percorso, in seconda posizione si è classificato Renzo Mancini, seguito da Michele Leoni.

Ecco le prime parole del vincitore appena raggiunto il traguardo: “Era la prima volta che facevo un’esperienza di questo tipo ed è stato veramente bello. Dal mare alla laguna, passando da punti senza acqua che andavano affrontati correndo, un’esperienza da rifare sicuramente! Al tanto vento e alle onde alte si è aggiunta la pioggia che è stata un ostacolo, ma sono riuscito a fare una bella rimonta insieme a Renzo, con cui sono partito quasi per ultimo.”
La gara è iniziata a Grado sulla spiaggia della Tenuta Primero: alla partenza a tutti i partecipanti è stata consegnata una mappa per orientarsi nella zona lagunare dell’Alto Adriatico e trovare la strada più breve per raggiungere la meta a Lignano Sabbiadoro.

Più di 40 chilometri la distanza da coprire: all’uso del kite gli atleti hanno alternato l’uso delle proprie gambe laddove la profondità non era sufficiente da permettere la navigazione. Gli atleti hanno tracciato il loro percorso individualmente secondo lo studio della mappa e con l’ausilio della bussola ma erano obbligati ad attraversare dei way point prestabiliti.

Ai primi classificati è stato consegnato del materiale Garmin e Ion e un soggiorno presso la Tenuta Primero, partner della competizione.

Aricolo tatto da www.federvela.it

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MADS WOLLESEN – URUAU STYLE!

Il Kitesurfer tedesco Mads Wollesen del team Aitush a trascorso 5 settimane in Brasile nella laguna di  Uruau per i suoi allenamenti a fare quello che gli piace di più… guarda il video e scopri la sua progressione e il divertimento che aveva dentro e fuori l’acqua!!…

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KITE CRASH… SORPRESI DA UNA TROMBA D’ARIA A PORTO CESAREO

PORTO CESAREO – Erano andati con un gruppo di amici a praticare il kitesurf. Appuntamento al solito posto, per veleggiare fra le onde. Gianluca De Paolis, 39enne di Copertino, e Loris Curatolo, 29enne di Lecce, non sapevano certo che avrebbero messo a serio repentaglio la loro stessa vita. Travolti da una tromba d’aria, sospinti dalla furia del vento e della massa d’acqua in piena, non sono più stati in grado di governare gli attrezzi. E la situazione ha assunto una piega drammatica.
Tutto è avvenuto all’improvviso, quando il cielo è diventato di piombo e il mare s’è gonfiato. I due – come anche altri praticanti di questo sport estremo, ma senza patire conseguenze più grosse di uno spavento e qualche contusione – sono stati trascinati con immensa forza verso terra. De Paolis ha fatto un vero e proprio volo radente sulla spiaggia, dopo il quale è finito addirittura contro il balcone e la scala a chiocciola, al primo piano di una villetta. L’ala del suo kite è rimasta bloccata in mezzo ai rami di un pino. Curatolo, invece, è andato a sbattere fra un muretto e un’altra abitazione che sorge a breve distanza dal litorale. Ora sono entrambi ricoverati in ospedale. Vi sono arrivati in codice rosso.
L’incredibile vicenda arriva da Porto Cesareo, dove i due giovani si erano recati, fin dal primo pomeriggio di oggi, insieme con altri amici. Luogo dell’appuntamento, il tratto di spiaggia nei pressi del lido “Le Dune”, uno dei punti di ritrovo abituali di kiter e surfisti. Ma l’ondata di maltempo che s’è abbattuta breve, ma molto intensa, su tutto il Salento, li ha colti letteralmente di sorpresa. E la furia degli elementi li ha travolti, scaraventandoli verso il litorale. Con conseguenze molto gravi. Eppure, avevano preso il largo solo da pochi minuti.
Sono stati dieci minuti di pioggia e raffiche d’aria di rara violenza, quelli che hanno cambiato nel giro di pochi istanti il volto della giornata. Fino a quel momento, prima delle 17, i kiter avevano veleggiato a 12-13 nodi, con raffiche fino a 17 nodi. Tutto in ordine, dunque, almeno sino a quando non sono cambiate radicalmente le condizioni meteorologiche. E nel breve lasso di tempo in cui è imperversata la tromba d’aria, diversi kiter hanno subito incidenti. Solo De Paolis e Curatolo, però, hanno avuto necessità di un ricovero.
I primi a soccorrere i due malcapitati sono stati alcuni loro amici e il figlio del proprietario del lido balneare vicino, con defibrillatore e tutto l’occorrente per il pronto soccorso. Poi, sono arrivati gli operatori di 118, i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie, i carabinieri della stazione locale. Le condizioni dei due feriti sono apparse subito gravi. I sanitari hanno trasportato d’urgenza il copertinese De Paolis (che peraltro è un infermiere in servizio presso il reparto di rianimazione del nosocomio “San Giuseppe da Copertino”) verso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Ha riportato un trauma cranico e diverse escoriazioni su varie parti del corpo. Si trova nel reparto di rianimazione. Il leccese Curatolo, commerciante, è stato invece trasportato in prima istanza presso l’ospedale di Copertino. Qui, i medici hanno diagnosticato un trauma addominale. Poi, anche per lui è stato disposto il trasferimento a Lecce. Per nessuno dei due è stata ancora sciolta la prognosi.
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TEST AIRUSH LITHIUM 2013

Grandi novità sia nel design che nella struttura per la nuova LITHIUM AIRUSH 2013… possiamo dire che le ali di casa Airush risultano crescere anno per anno, sono sempre più curate nei minimi particolari e dettagli e tra le più innovative per ciò che riguarda aerodinamica, materiali e tecnica di costruzione.

Le novità essenziali della Lithium 2013 sono: grafica spettacolare, sezione della leading edge ridotta e materiali/ cuciture rinforzate!!

IL TEST:

Abbiamo testato la LITHIUM AIRUSH 2013 nella misura 10mq, sullo spot di Anzio Marinaretti, con un vento tra i 14/18 nodi e onda da 1-1,5 mt… condizioni ideali per il test di questa ala progettata da casa Airush e proposta come “do-all kite”, ovvero il kite per i rider di tutti i giorni!

Freestyle session: l’ala si è dimostrata adatta sia nell’old che nella new school… velocissima nel raggiungere la planata, l’ala ha un erogazione della potenza incredibilmente progressiva e costante. Nello stacco ha un gran tiro ma facilmente gestibile, un  grande equilibrio tra la potenza e manovrabilità. Nei salti è decisamente ottimo e proporzionato il tiro verso l’alto, la permanenza in aria e la velocità di salita/discesa;  La semplicità di comando sulla barra ti permette di recuperare e atterrare la manovra anche quando lo stacco non è perfetto o il tuo corpo non è perfettamente in equilibrio. Ripartenza dall’acqua immediata anche per i meno esperti… questa è l’ala dalle grandi soddisfazioni!!

Wave Session: super competitiva anche nelle uscite in wave, la vela è sempre presente e reattiva sulla barra, la surfata con la lithium 2013 risulta facile e controllata, l’ala ti segue perfettamente nelle surfate ed è un vero piacere navigare con questo kite. Anche nella discesa dalle onde o con l’ala ferma a bordo finestra per la surfata, l’ala non perdere mai potenza e non si allenta mai di back line. La Lithium 2013 non risente minimamente del vento rafficato che spesso si trova nelle giornate di perturbazione… quest’ala ha una stabilità di navigazione ed un confort unico nel suo genere, anche per aumentare di molto la possibilità di permanenza in acqua… Voto 10 con la lode!!

Impressioni: già dal primo bordo il kite si è dimostrato subito veloce e sempre presente sulla barra; stabilità e controllo sono le sue caratteristiche principali. L’ala galleggia molto bene in aria e non risente minimamente dei sbalzi di vento… la Lithium 2013 è probabilmente la vela più stabile che sia mai stata realizzata; le raffiche non si sentono e il tiro è sempre costante, in ogni momento e in ogni angolo della finestra di volo. Queste caratteristiche di base permettono ai kiters più e meno esperti, di provare manovre anche quando le condizioni meteo diventano più radicali.

  • Test ride Carlo Pompili – KitePoint Team – Airush Team Italy
  • Data del test settembre 2012
  • Luogo del test Litorale Laziale, spo Anzio Marinaretti
  • Condizioni del vento 15-18 nodi, side on
  • Condizioni del mare 1-1,5 mt di onda

 

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KITESURF, VOLARE SULLE ONDE…

Lucilla Agliotti presenta il suo nuovo libro sul mondo del kitesurf: “kitesurf volare sulle onde”

Lucilla, è nata a Bari, vive a Roma e ha quindici anni di esperienza in regate in barca a vela, nazionali e internazionali, ed è stata la prima armatrice in Italia del monotipo Melges24. La sua aspirazione sono i Giochi del 2016 con il kitesurf.

 

 

 

ARRIVA… ROMA EVENT ONE 2012

Roma Event-One 2.0 pronto a partire. La manifestazione si aprirà giovedì 20 settembre a Maccarese (Fiumicino, RM) e offrirà gratuitamente al pubblico lezioni, gare ed esibizioni di windsurf, stand up paddle (sup), surf, kite, beach tennis, beach volley, parkour, free running, skate e indoboard. La manifestazione si conferma per il secondo anno come un appuntamento “di fondamentale importanza per il nostro Paese, visto che si contano 100mila soci ai circoli velici, di cui 14mila solo nel Lazio” hanno sottolineato il presidente del Comitato FIV-CONI Lazio, Alessandro Mei, e Michele Galifi Cerquetti, segretario della Classe Kiteboard internazionale IKA/ISAF, rappresentanti degli enti che hanno patrocinato l’evento, insieme al Comune di Fiumicino, il cui assessore alle politiche per i giovani e marketing territoriale, Mario Pascone, ha spiegato come “Fiumicino è stato il primo comune in Italia a creare una kitebeach nel 2003” e che “i nostri 17 km di costa hanno la vocazione di aggregare sportivi, turisti e giovani”.

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AIRUSH WAVE 2013…100% WAVE!!

Descrizione

Specificamente progettato per una cosa sola, il Wave!!..  il Wave Airush 2013 è la scelta migliore per i rider di surf più esigenti. Rendere il Wave Airush unico da altri nella sua classe è stata la vera sfida, grazie alla  la costruzione Bullet Proof, che garantisce la stabilità e la resistenza per l’intera vela, il Wave si gestisce in tutti gli utilizzi che Madre Natura e il suo pilota ha in mente di fare. The Wave dispone di eccellenti capacità drifting assolutamente necessarie per la guida  nelle sezioni critiche. L’ampia superficie del estremità alari crea un aquilone che si gestisce rapidamente, mentre la forma SL-C e il diametro ridotto LE garantire un’erogazione omogenea nelle curve inferiori e permette al kite di volare in avanti nella finestra, migliorando le prestazioni da sganciato. Il Wave Airush è la perfezione per tutti i tipi di rider.

Description

Specifically designed for one thing only, the Airush Wave is the ultimate choice for serious surf riders. Making the Airush Wave unique from others in its class is the Bullet Proof Construction, ensuring stability and strength throughout the entire canopy, the Wave manages all the abuse that Mother Nature and you, the rider, can throw at it. The Wave features excellent drifting capabilities absolutely necessary for riding in and out of critical sections. The large surface area in the wingtips creates a kite that steers quickly, while the SL-C shape and reduced LE diameter ensure smooth power delivery during bottom turns and allows the kite to fly forward in the window, enhancing the unhooked performance. The Airush Wave is perfection for all types of surf riding.

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http://www.airush.com/2013/

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ROMA EVENT ONE…That’s Italia

That’s Italia ci porta alla scoperta della manifestazione incentrata sugli sport outdoor tenutasi sulla spiaggia di Maccarese.